Dott. Vincenzo Cantelli 

Specialista in Dermatologia e Venereologia

Cosa è la Luce Pulsata (IPL)?

Nata alla fine degli anni '90 con particolare indicazione al trattamento delle teleangectasie degli arti inferiori e degli angiomi, è una procedura che si avvale di una sorgente di energia luminosa pulsata (Intense Pulsed Light, IPL) che, contrariamente al laser, è non coerente, non collimata e ad ampio spettro.
Pur non essendo propriamente un laser, la luce

 
pulsata ha però le stesse indicazioni dei principali laser dermatologici attualmente in uso, poiché, coprendo un ampio spettro di lunghezze d'onda, trova largo impiego in campi che vanno dal trattamento delle lesioni vascolari cutanee, ai disturbi della pigmentazione, fino al trattamento di irsutismo ed ipertricosi.
La luce visibile ha una lunghezza d’onda che va da 400 nm a 800 nm. Al di sotto di 400 nm si trova la luce ultravioletta (UV), e al di sopra di 800 nm c’è la luce infrarossa (IR).
La sorgente luminosa di luce pulsata utilizza una particolare lampada allo Xenon e emette un'energia compresa fra 500 e 1200 nm (alcuni apparecchi di ultima produzione possono coprire uno spettro ancora più ampio che va da 390 a 1200 nm).
Al fine di utilizzare soltanto la lunghezza d'onda indicata per il tipo di trattamento, si utilizzano dei filtri, costituiti da particolari quarzi, in grado di bloccare l'emissione delle altre lunghezze d'onda, per esempio usando il filtro che esclude le lunghezze d'onda fino a 550 nm e verrà utilizzata soltanto energia compresa tra 550 e 1200 nm.
 

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